La quarta rivoluzione industriale: il web

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La macchina a vapore, l’elettricità e il petrolio, l’elettronica e le telecomunicazioni e ora il web. Internet è la vera quarta rivoluzione industriale ed ha nuovamente cambiato il modo di vivere dell’umanità.

Quali conseguenze porta il web nel mercato dei beni e servizi?

Con il web, o rete che dir si voglia, per la prima volta si è avuta la possibilità di confrontare l’offerta di beni e servizi su scala planetaria indipendentemente da dove si risiede. Ciò ha posto fine, anzi ha ribaltato la disparità di informazioni disponibili per l’acquisto di un bene: prima del web il venditore ne aveva a disposizione molte più del compratore, oggi, grazie alla rete accessibile a tutti, è esattamente il contrario.

La prima conseguenza, forse la più evidente, è la possibilità, per il compratore, di acquistare i beni ritenuti a più alto valore aggiunto, in qualsiasi luogo essi vengano prodotti. Si cambiano così le logiche e i paradigmi su cui si è sempre retto il mercato dei beni di consumo (Amazon invece del negozio di vicinato; lo smartphone di ultima generazione piuttosto che un buon capo di abbigliamento, la cena portata a casa e non consumata al ristorante…).

Dov’è il vero valore aggiunto del web?

Dobbiamo allora dedurne che il web, grazie alle enormi possibilità di cui dispone attraverso l’intelligenza artificiale, sarà l’unico ad offrire il valore aggiunto che tutti cerchiamo? Per fortuna, almeno questo è il nostro pensiero, non è così: la rete non potrà mai fornire l’intelligenza emotiva, cioè la capacità che l’essere umano ha di essere empatico nei confronti dei suoi simili. Non potrà mai accompagnare e consigliare il cliente nel fare le scelte di acquisto più adatte alle sue esigenze più vere e reali, che molto spesso non possono essere soddisfatte dal prezzo più basso.

Consapevoli di questa ricchezza dell’umano, dobbiamo educarci a utilizzare il web per i vantaggi che ci può dare, mai perdendo di vista che, senza un rapporto umano fiduciario, la tecnologia è destinata a fallire.

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